Le vie della danza
Danzaterapia e Danza Orientale, Arezzo




LA MIA DANZA ORIENTALE
La mia visione della danza e' innanzitutto qualcosa di non statico, ma in continua evoluzione, in rapporto ai cambiamenti personali, che siano fisici, emotivi, relazionali, o sociali della società o comunità di cui si fa parte. Questo è uno dei motivi che mi ha motivato a scegliere la danza orientale come mio principale genere di danza. Essa infatti è custode di una tradizione culturale antichissima e Ricchissima di colori, di ritmi, di emozioni, ma ha saputo accogliere e far prosperare le nuove tendenze della "Tribal Belly Dance" e del "Fusion" (nella quale la Danza Orientale tradizionale si incontra con altri stili, dalla danza classica e contemporanea ,al flamenco, danza indiana, tango argentino e danze sudamericane, non semplicemente mescolandosi o contaminandosi ad essi ma dando vita ad uno stile completamente nuovo, risultato di tale fusione) allo scopo di dare a ciascuno la possibilità di trovare quello per se più congeniale. La mia danza orientale trova molti spunti nello stile tribale, di cui apprezzo molto una concezione tipo "etico" ed estetico,e cioè una visione corale della danza che incoraggia lo spirito di gruppo e supera i protagonismi personali. In questi anni di svolgimento della mia attività ho maturato una idea della danza come un evento emotivo e relazionale, attraverso cui vivere la propria soggettività; un evento culturale attraverso cui ,seppur mediata dalla nostra soggettività e dall'appartenenza ad una cultura diversa, traspare la storia di un popolo e che merita da parte di chi la esegue rispetto e fedeltà allo spirito delle origini.
Non mi riconosco nell' idea di danza orientale come "danza sportiva" , come una disciplina che si presenta alle competizioni, perché accade di essere ridotta a una dimostrazione di virtuosismi tecnici, privandola del suo valore storico, simbolico, espressivo.
La mia Danza Orientale vuole avere un significato educativo e sociale. Con essa si aiuta a superare i propri limiti personali raggiungendo attraverso la pratica obbiettivi sempre più ambiziosi e a gestire la propria emotività attraverso le esibizioni in pubblico. Per questo io credo possa avere un ruolo fondamentale per l'evoluzione della persona nella sua integrità. In quanto generalmente legata ad un'attività collettiva, promuove la comunicazione all'interno del gruppo realizzando l'attraversamento di barriere culturali, sociali, economiche, e costituendo un ponte tra generazioni e stili di vita differenti, seppur in un contesto limitato alle ore di danza. E' un mio punto di impegno creare nella sala di danza un ambiente sereno, una situazione di condivisione, di aiuto e apprezzamento reciproco, allontanando ogni possibilità di confronto competitivo o di atteggiamenti giudicanti.
Considero la tecnica un elemento fondamentale, una sorta di vocabolario, uno strumento necessario ad esprimersi in maniera chiara, non un fine in se stesso. Infatti è vera danza quando la tecnica trova un equilibrio con una espressione naturale e autentica.
Dall' esperienza nella Danzaterapia viene una mia attenzione alla capacità di ascolto consapevole della musica, e cerco di insegnarlo alle mie allieve,perché questo migliora notevolmente le capacità espressive della danzatrice aiutando a trovare dentro di sè, e non in aspetti puramente tecnici e coreografici, l'ispirazione per la danza.
Un altro mio punto di impegno e' quello di liberare questa disciplina dai pregiudizi e luoghi comuni che la circondano, per trasmettere l'idea di una danza libera e capace di far passare messaggi importanti e anche nuovi punti di vista. Lontanissima dall'idea di essere o di formare delle odalische, sono affascinata dalle molteplici e infinite bellezze femminili, di cui sono circondata e in mezzo alle quali mi sento felice di stare. Provo con la mia danza a celebrare e far prosperare questa Bellezza.